mercoledì, settembre 28, 2005

Last days

Parole sussurrate in un angolo buio
di una stanza racchiusa in una lieve luce autunnale
piccolo pezzo di scenario che splende,
una poltrona,
una batteria,
un microfono,
tutti questi oggetti osservano in silenzio
le tue mani scivolare sulle corde
quel sussurro diventare uno straziante grido
lassù fin dove può arrivare
e sempre più forte e triste
per un eterno attimo libero,
poi l'urlo, piano piano, ritorna il sussurro dal quale è nato
e svanisce in un malinconico Fine.

martedì, settembre 27, 2005

Cadendo in fiamme porpora

Un bagliore giallo e arancione
si solleva maestoso dal fondo viola
che detiene la nostra essenza,
in cima ad un'altissima scogliera
sto rannicchiato e guardo giù
il mare furibondo che colpisce
e colpisce le rocce
consumandole di schiuma vissuta,
una leggera brezza passa schiva
accanto a me,
compagna di molteplici notti
nelle quali abbiamo cercato di dare un senso,
di creare qualcosa di unico,
di inimitabile e nostro;
ora sei solo un ombra
che, cucita al mio fianco, accompagni
i miei passi attraverso
le valli infuocate
e i profondi deserti
che la mia mente disegna per noi
solo per noi
solo per ricreare anche solo un attimo
di quelle maestose emozione
che cullarono i nostri animi.

sabato, settembre 24, 2005

Beautiful

occhi verdi e dolci
fissano con intrigante sensualità,
ciocche bionde tagliano il viso,
labbra socchiuse amano,
il bianco e il nero e tu
immobile in un attimo eterno
di bellezza estrema,
lampo di una giovinezza fuggente,
specchio di un infinito mondo
di tesori inestimabili
che conservi nelle buie caverne
della tua anima,
guardami,
amami,
fermati!
in questo istante di purezza incontaminata
tu hai segnato il vessillo
con il tuo mortale bacio

Due passi...

Passo dopo passo scalo la grande collina che mi oscura la visuale. Delle luci incredibili compaiono dai bordi e illuminano il cielo di un magenta sottile e vellutato. Lentamente ma con insistenza compio ogni singolo passo, mentre rivoli di sudore mi oscurano la vista e complicano i movimenti. L'erba si stende obbedientemente al mio passaggio come inchinata e sconfitta da una grande impresa. Passo dopo passo. La cima sempre più vicina mentre nuovi dettagli si schiudono al mio sguardo. Una luna pallida e sorridente compare timida dall'orizzonte, dei conigli si inseguono svelti. Una stanchezza micidiale mi sta per lasciare senza forze. Scivolo e mi rialzo. Arrivo alla cima. Mi fermo ancora ansimante, asciugo il sudore con premura e rialzo gli occhi. Niente. Mi sforzo di cercare ma niente. Non c'è nulla che non abbia già visto. Nulla che la mia mente non abbia già immaginato e vissuto. Nulla da scoprire. Mi accorgo di essere ormai corroso di tutte le avventure e le storie che non ho vissuto, che ormai le conosco tutte e che nulla possa più stupirmi. Niente di nuovo. Non è la cosa peggiore che possa succedere ad un sognatore. Così, in preda allo sconforto più nero, mi siedo ed ammiro il cielo. Accendo una sigaretta e aspiro avido. "Amen". Me ne vado chino verso la luna. Comincio a camminare più rapidamente, getto la cicca, e accelero il passo. Corro e corro finchè ne ho fiato. Continuo a correre. Un burrone sta per spalancarmisi di fronte e mostrarmi tutta la sua imponenza. Continuo a correre guardando la luna che lassù mi aspetta impassibile ma impaziente. Corro e corro. Il burrone è sempre più vicino. Cinque metri. Ora solo Due. Chiudo gli occhi e salto con tutta la forza che possiedo. Il vento mi culla i capelli e il terreno è ormai svanito sotto i miei piedi. Ma non mollo e continuo a correre. Riapro con lentezza gli occhi e scopro con meraviglia che una distesa di petali mi è improvvisamente apparsa sotto i piedi e io ci sto camminando sopra. Dritto verso la pallida amica. Petali di tutti i colori e profumi. Corro e continuo a correre. "Amica di tanti sogni, sto arrivando da te". Un puntino nel cielo magenta e niente di più. Ma sono veramente io. Finalmente io. E lei.

mercoledì, settembre 21, 2005

Viva Zapatero!

gente pagata per dar spettacolo
riempie il tempo e la mente
con cani e orsi ballerini che sfilano
nel grande circo dell'informazione
mentre uomini liberi
e donne libere
come ormai in televisione
non se ne vedono più
vengono banditi
esiliati
perchè l'informazione ha un solo colore
il colore di chi governa
ed un solo motto
quello del pastore
che guida le sue tante pecore,
stupide,
a cibarsi dell'erba di un prato
un tempo chiamato libertà.
Ma non ci sono querele
non ci sono minacce
che possano fermare il boato
della folla
che non sente il profumo dei soldi
solo la voglia,
il bisogno,
di dissetarsi alla sorgente della verità,
e non ci sono cancelli
o muri che possano fermare
l'urlo di migliaia di corpi,
rabbiosi e stanchi,
mentre il buffone tiene lo spettacolo
che darà il via ad una rivoluzione.
---
a tutti quelli che si battono per un'informazione libera.
a loro va il mio profondo rispetto.

lunedì, settembre 19, 2005

Was it a dream?

stupenda immagine di gioia
un alba stanca ad attenderci
all'angolo
per ricordarci che le cose più belle
finiscono sempre prima,
una stupenda bugia,
magnetica come non lo sei mai stata
alla continua ricerca del mio sguardo
della mia anima
un attimo sfuggito tra le dita
irripetibile e unico momento
di vera gioia
che se n'è andato
lasciando la pioggia ad inondare
i miei desideri,
un sogno bellissimo
un risveglio orribile
mai svegliarsi
mai
mai
mai

sabato, settembre 17, 2005

Re no. V - Piccoli pensieri

L'uomo lascia la scia di bava mentre dorme
le lumache mentre vivono
la vita dell'uomo è il sogno
il resto è contorno
quello che facciamo
mentre non sogniamo
---
le teste rotolano giù per un dirupo
le ombre escono allo scoperto e giocano
urlano il nome di chi è sommerso dalla neve
se ti svuoti di ogni cosa comincerai a volare
---
un solo soffio di vento
nessuno uscirà vivo di qui

Re no. IV

un solo sospiro
per capire chi sei,
un solo sospiro
per capire chi sono,
un solo sospiro
non ti concedo altro
prima di volare

Re no. III

Niente più rifiuti
niente più vergogna
non più gente
non più rumore
non le chiacchiere alle spalle
niente voci nella testa
la quiete
il silenzio
nessuno che ti giudichi
per ciò che sei
che fai
che dici
la quiete
il silenzio
di una carezza

Premessa per i Re no.

Rispolvero un po' di roba vecchia, fa volume...e da un idea di cosa scrivevo anni fa. Tutte battezzate "Re no. " , ce n'è qualcuna di carina... così riempirò lo spazio che separa le mie idee.

Re no. II

Per quanto ti nascondi non basta
è ora di uscire allo scoperto
di giocare le proprie carte
basta!
silenzio,
tranquillità assoluta
migliaia di persone
migliaia di spiriti
migliaia di problemi,
silenzio assoluto,
il lavoro stanca
il conformismo inibisce
voglio solo silenzio
per non scomparire,
c'è il rischio di diventare
quello che hai giurato
che mai sarai,
comincierò ad adattarmi
non mi resta altro
che cogliere l'attimo
lasciare indietro tutto,
occhi verdi
rifutano lo sguardo
evita lo scontro
dolci labbra si sfiorano
preso dallo stesso smarrimento
guardo in alto e vedo blu
che scivola sulla pelle
lieve e dolce,
nel mio pensiero vola
schiva una nave
vola con i sogni
va controcorrente
e se ne sta andando

Re no. I

Voglio accarezzarti
le labbra
la mente
affranto dalle tue visioni
voglio entrarti sotto la pelle
per capire come si sta
in ogni pensiero
in un solo sospiro
la realtà inizia
dove finisce l'incubo
che ogni cosa rimanga così
tristemente ferma
mentre sopra di noi
un cielo immenso
fissa tutta la scena
con sguardo curioso,
un fulmine taglia i miei respiri
il terrore che tutto finisca
senza mai essere cominciato,
non lasciarmi morire,
non lasciarmi morire

martedì, settembre 13, 2005

A love song for Bobby Long

Dietro un sole caldo ed accogliente
sospinta da un esile vento
scocca una freccia in volo
luce nei suoi occhi
e nei suoi pensieri
insinuata in ogni nota
e in ogni pensiero
si nascondeva amabile
e mordace
la verità di esistere
che un giorno lo colpì
dritto nel volto
e che fece scendere
una lacrima
una lacrima per bobby long

domenica, settembre 11, 2005

Spazio di lacrime

Senza remore
il sole negli occhi
spezza il momento in demoni
lo sguardo immobile
lascia scivolare una lacrima
che scansa il naso
e rimane in bilico sul volto
immobile
la furia spazza via il male
che circonda di spine
il cuore
un momento di estasi e dolore
chiude gli occhi
e poi li riapre lentamente
colpito a morte
colpisce
e colpisce
finchè i demoni da lui temuti
non saltellino al suo cospetto
come amabili cuccioli
in attesa del padrone
e se ne andò
in una nuvola
di sangue e sudore
vivo

sabato, settembre 10, 2005

L'arco è teso

spade osannate al vento
in quest'aria di male
fisso in un lampo
le tue umili speranze
infrangersi nella scogliera
specchio di tragiche notti
nelle quali la carne mangia altra carne
e le anime altre anime
nell'oscurità della foresta
un urlo si leva antico
la disperazione della mortalità
ha preso il sopravvento
piangi, sogno mio
piangi
perchè il rumore
ha lasciato il posto al silenzio
di mille anime rubate
che chiedono perdono

The enD

Soli circondano il vicinato con assordanti questioni mistiche. Soffio di velluto, scivola sul petto delicato. Cifre al chiaro non siamo più gli unici, come era tempo fa, si sente che c’è qualcos’altro. Non qui. Non in questo mondo. E’ qualcosa che spezza le coscienze e taglia l’aria. E’ una cupola enorme ci copre come un soffice mantello. Dove le persone vivono e volano come candidi colibrì senza peso nel cuore, senza pensieri nella testa. Amano e vengono amati senza che nulla possa turbare le loro coscienze. Questo è il posto in cui andremo appena la festa sarà finita, quando spegneremo la luce. Un cielo blu avvolge l’aria e la cattura in una energica morsa che rende leggero tutto e volteggio. Volteggio nel vuoto senza corpo alcuno, volteggio nell’aria. Apocalisse di desideri, orgasmo di pensieri. E’ la fine delle dolci bugie, questa è la fine. La fine.

Un testamento

Solo brividi che percorrono la mente e non lasciano in pace il cuore. L'inutilità di essere come di esistere. Il bisogno di diventare qualcuno come tutti desiderano tranne te. La tranquillità di una fiamma nel buio. L'impossibilità di scomparire in una nuvola di cenere e volare tra gli sguardi di chi non può vederti e sotto i ponti, sfiorando l'acqua. Su fino al grande blu che racchiude tutto il bello che può esserci in questo pianeta. Sono stanco di dover essere all'altezza, di dover fare sempre la cosa giusta, di dover studiare o di dover lavorare. Di dover trovare una ragazza, scopare e farmi una famiglia. Stanco di chi comanda e della mia impossibilità di cambiare le cose. Stanco dell'idea di dover invecchiare e morire lentamente nell'ombra di una camera. Stanco di ciò che più vorrei e che non riesco ad avere. Questo è il mio testamento, un urlo lanciato contro un muro. Il suono che mi rimbalza nelle orecchie, scandisce i rintocchi delle lancette e Bam! Tutto finì con un malinconico sorriso ed il mio viso sul pavimento.

Illusioni

Dolce e avvenente primavera, sarei potuto essere il tuo sole e il tuo grazioso tramonto di stelle; se avessi fatto qualcosa tutto ciò sarebbe divenuto realtà. Resta così solo il rimpianto per l’ennesimo attimo gettato al vento, un sibilo nel cuore a segnarne il lento decadimento. Non così riuscirò a splendere e a bruciare, non così si apriranno i cieli e le mani, non così sarò finalmente vero. Ormai sto bruciando fino alla fine del mio spirito.

Il mio attimo di libertà

Non siamo che spiriti, nati in un punto imprecisato di secoli e secoli or sono che ancora vagano nell’universo nella ricerca di un cantuccio caldo dove rifugiarsi. Ora sono in questo corpo da uomo. Nessuno muore in realtà. Ogni spirito cerca casa, e continua in questa estenuante ricerca e, una volta raggiunta, ricomincia tutto. Non ci sono posti che diano la pace dell’animo che tutti vorrebbero, puoi viaggiare quanto vuoi, ma a 10000 miglia da qui scoprirai di essere lo stesso che è partito. La fortuna, se vogliamo credere nella sua presenza, è umana e come tale mortale, va e viene e noi cosa facciamo? Dovremmo passare la nostra misera vita a rammaricarci di difetti terreni, di gioie mancate e di un buio perso che non lascia scampo? No. Sono stanco di farlo, è giunta l’ora di cominciare una nuova pagina in cui parlerò solo di sorrisi ricambiati e di sorrisi strozzati, perché in fondo cos’altro resta se non questo. Basta con questi moralismi e queste paure che mi stregano l’animo fin da quando ero piccolo, se la società mi ha creato così, ebbene mi divincolerò fino a spezzare le catene che mi tengono prigioniero. Nessuno sarà mai solo, qui con me in questo momento, chissà quanti occhi mi scrutano e quante anime perse mi circondano, perse come la mia, entrate in me, assaggiate questo corpo. Sentite tutti il battito che cresce? Forza liberatevi, non sarete mai soli. E nemmeno io non lo sarò mai più. Mai più.

lunedì, settembre 05, 2005

Iride

Estate, autunno
Mesi di occhi chiusi in piccole fessure
Di sole e caldo
Di piogge e umidità
Di calde notti passate a sognare
Di disperati momenti di limpida solitudine
Di tutto ciò che vita è
Spaccato di mondo
Come in una storia nella quale nasce
Un piccolo germoglio
O muore in un cupido sogno
L’alba del mondo
Nel cuore del protagonista
Di turno
La speranza e la redenzione
Che una lacrima riscatterà
Dai timori che ne abitano
I più angusti pensieri

00.13 fatal error

Arcigni e lugubri presentimenti
spade di ghiaccio ammirate il vostro cielo
la spirale di giove si sta per chiudere
in un debole abbraccio con tutti i mondi,
un occhio guarda la terra tremare
di spiriti che cercano l'uscita
che vogliono vendetta per ciò che è stato
della loro terra
della loro aria
del loro dio
sepolti in un abisso di terrore e paura,
le macchie di libertà
spuntano come piccoli pensieri
fra un discorso immenso
che non lascia spazio al dolore,
questo è ciò che siamo?
siamo destinati ad un foglio bianco
che aspetta di essere riempito
con la nostra storia?
forse un parco di statue di cera
illuminerà il nostro pensiero
e ci farà capire che l'acqua è poca
e che le persone non moriranno mai
in una buia stanza di uno squallido motel
che l'anima resta immutata
nelle pieghe di un enorme libro
chiamato vita.

domenica, settembre 04, 2005

Prova microfono...uno...due...tre...

Udite udite... finalmente potete smetterla di cercare un motivo per esistere e limitarvi a leggere e leggere i pensieri di un coglione qualunque. Non vi sembra un idea brillante? Direi proprio che lo è... E così rompiamo gli indugi e lasciamo spazio al meraviglioso, illuminante e malsano mondo che rumoreggia tra le pareti della mia scatola cranica.